Un terribile lutto ha colpito, nelle ultime ore, lo sport italiano: il cuore del ragazzino ha smesso di battere all’età di 9 anni
È una di quelle tragedia difficili da commentare. Soprattutto se la vittima in questione è solamente un ragazzino di 9 anni che, inevitabilmente, aveva ancora una lunghissima vita davanti a lui. I primi amori, la scuola, le uscite con gli amici, le prime esperienze: non avverrà nulla del genere per Lorenzo Somaschini, passato a miglior vita dopo essere rimasto vittima di un terribile incidente.

Il tutto è avvenuto la scorsa settimana, precisamente venerdì 14 giugno nel circuito di Interlagos a San Paolo (in Brasile). Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali pare che il ragazzino italiano sia rimasto vittima di un incidente in superbike. A quanto pare, all’uscita della curva “Pinheirinho“, nelle prove libere della “Junior Cup” il baby-pilota italiano ha fatto male i calcoli: l’impatto è stato, sin da subito, terrificante.
Superbike junior sotto shock, morto Lorenzo: aveva solo 9 anni
Le condizioni di Lorenzo, sin dal primo momento, sono apparse immediatamente gravi. Sul posto sono intervenuti i medici e lo staff sanitario della competizione. Subito è stato deciso per il trasferimento nell’ospedale “Albert Einstein” di San Paolo dove è stato ricoverato in terapia intensiva. Purtroppo, però, le condizioni si sono aggravate sempre di più fino a quando il suo cuore non ha smesso di battere per sempre.

La terribile notizia è stata comunicata, con un post sui social network, da parte degli organizzatori dell’evento. “Tutti i membri del team SuperBike Brasil sono sconvolti da quanto è successo ed esprimono sincere condoglianze a tutta la famiglia e agli amici di Lorenzo“. Lorenzo Somaschini, di chiare origini italiane, era considerato un vero e proprio prodigio nel mondo del motociclismo argentino.
Solamente tra poche settimane avrebbe dovuto festeggiare, insieme ai suoi amici e compagni di scuola, il suo compleanno. Purtroppo, tutto questo, non potrà mai accadere. Un dolore enorme per la sua famiglia che fa ancora fatica a credere che il loro bambino non ritornerà mai più a casa. I medici, fanno sapere fonti brasiliane, hanno tentato il tutto e per tutto nel salvargli la vita, purtroppo senza riuscirsi.
Una passione, quella per questo sport, nata sin da piccolo. Proprio come annunciato dal “Corriere della Sera” quando, all’età di 4 anni, il padre gli aveva regalato una minimoto. Il suo obiettivo era quello di poter arrivare, un giorno, nella MotoGP. Un sogno che, però, resterà purtroppo chiuso in un cassetto. Per sempre.